Come in molti già sapranno, la celiachia è una reazione immunitaria all’assunzione di glutine. Per essere più specifici possibile, si tratta di una patologia cronica autoimmune che provoca una reazione avversa da parte dell’organismo, a seguito dell’assunzione del glutine: una proteina contenuta nella maggior parte dei cereali e non solo.
Purtroppo, questa infiammazione apporta dei danni alla parete di rivestimento interna dell’intestino tenue, provocando di conseguenza un fenomeno noto come malassorbimento: alcuni nutrienti non vengono assorbiti nella maniera corretta. L’infiammazione si verifica soprattutto in merito ad alcuni cibi, alcuni per i quali permane anche un certo dubbio. Ma i celiaci possono effettivamente mangiare il riso?
Riso: cos’è ed il suo contenuto nutrizionale
Nello specifico, il riso è un cereale ottenuto da una pianta definita come Oryza sativa, a sua volta facente parte della famiglia delle Graminacee. Il riso è ampiamente consumato in tutto il mondo, specie nei Paesi orientali. Esso si rende elemento principale o parte integrante di numerose ricette culinarie, principalmente il riso bianco.
Dal punto di vista nutrizionale, esso presenta un buon apporto di carboidrati, in particolar modo di amido. Dal punto di vista proteico, il contenuto non è particolarmente elevato: parliamo di circa il 7-8% dell’interno contenuto. Inoltre, contiene davvero pochissimi grassi, generalmente poche fibre e vitamine di varie genere, in particolare quelle del gruppo B.
Celiachia e riso: si può mangiare?
Nonostante il glutine sia contenuto in tantissimi altri cereali, nel riso non è così. Infatti, esso pienamente gluten free e ciò lo rende idoneo ad essere consumato nei casi in cui si soffra di celiachia. Il suo consumo è sicuro, senza il rischio di incombere in particolari rischi. Inoltre, i celiaci possono consumare anche cibi proprio a base di riso, come:
- Farina di riso;
- Pasta di riso;
- Gallette di riso;
- Latte di riso;
Per ognuno di essi è sempre bene stare attenti a controllare le etichette e a verificare che ci sia la dicitura “gluten free“. Ciò è fondamentale per assicurarsi un consumo senza particolari problemi, in quanto potrebbe capitare che alcuni processi di produzione e/o di trasformazione possano apportare delle modifiche. In ogni caso, bisogna fare anche attenzione a possibili contaminazioni.
Quando si cucina il riso, è importate che non ci sia la contaminazione fisica con altri cibi che, invece, contengono il glutine. Anche se la contaminazione avviene per pochi secondi, il consumo di quel dato alimento è totalmente da evitare, per evitare qualsiasi effetto collaterale sull’organismo. Dunque, se sei celiaco goditi pure il tuo riso!