Le fette biscottate fanno bene: ecco la marca che fa bene al cuore e al colesterolo

Le fette biscottate fanno bene o male? Risposta difficile da definire: come ogni alimento anche queste tipologie di prodotti prevalentemente da supermercato hanno da sempre fatto molto discutere i nutrizionisti ma anche i consumatori, tra chi non riesce a farne a meno e chi invece non le consuma praticamente mai a livello abituale. In alcuni casi però le fette biscottate possono anche far bene e rivelarsi molto utili.

Ne esistono tantissime varianti, oltre a quelle classiche, anche tipologie concepite appositamente per una forma di consumo definito, e regimi alimentari particolari, quello che in alcuni casi rende le fette biscottate “poco appetibili” è soprattutto il consumo errato, indiscriminato o una concezione errata che abbiamo di questo alimento che ha dei vantaggi.

Cosa sono le fette biscottate

Come ogni forma di cibo e alimento che deriva direttamente da cereali lavorati, le fette biscottate infatti hanno diverse “frecce al proprio arco”, sono una buona fonte di carboidrati, sali minerali ed è presenta una buona quantità di vitamine, inoltre pur essendo meno sazianti del comune pane, riescono comunque ad aiutare nell’ottenimento di un effetto “riempitivo”.

Le fette biscottate però spesso sono evitate perchè la lavorazione le porta ad essere estremamente caloriche almeno nella loro concezione standard, se una singola fetta non fa aumentare di peso, mediamente 100 grammi significano oltre 400 calorie, anche se molto dipende dal consumo e dalla tipologia di retta. Le calorie sono anche valutate nel consumo di carboidrati, se la nostra dieta è ricca di questi ultimi meglio non abusarne.

Quali scegliere?

Quali sono in definitiva le fette biscottate che “fanno bene”? Prevalentemente quelle con meno elementi aggiunti, lo zucchero risulta essere spesso uno di questi sotto varie nomenclature ma anche glutammati, additivi e conservanti dai nomi “paticolari” come la tartranzina che migliorano la conservabilità del prodotto ed in alcuni casi anche il sapore. Nello scegliere meglio fare caso a:

  • Il tipo di farina impiegata, meglio quelle integrali
  • Il contenuto di zuccheri o sostanze edulcoranti
  • La presenza di elementi di cui non riconosciamo il nome

Le fette biscottate vanno bene e possono essere consumate in casi particolari anche di tipo medico ad esempio per sopperire ai fastidiosi sintomi di reflusso gastroesofageo, acidità, ma anche gastrite ed ulcera, evitando comunque prodotti eccessivamente lavorati. In particolare se la nostra dieta è povera di carboidrati è una buona idea integrare alcune fette biscottate al giorno.

Quante ne sono consigliabili in senso generale? Se di buona qualità possiamo integrare nella nostra dieta un quantitativo medio di 4-5 fette al giorno magari da distribuire nella giornata: l’errore che fanno in molti inconsapevolmente è considerarle delle alternative meno dannose e più sane del pane, cosa generalmente poco realistica e verificabile.

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