Questa marca di pizza precotta fa male: ecco di che marca parliamo

Anche la pizza da tanto tempo è divenuto un cibo mainstream e per questo replicabile anche in casa, se non abbiamo voglia o capacità di farcela da soli possiamo affidarci a quelle surgelate che sono un vero successo commerciale, anche in una nazione che ha di fatto “creato” la pizza ed ha contribuito alla sua incredibile diffusione di stampo culturale. La pizza surgelata è sostanzialmente una pizza precotta, che trova spazio nel banco freezer.

Ma fa male o bene? Il problema degli alimenti surgelati come nel caso di questo tipo di pizza non è nella sua conservazione, che permette di preservare le proprietà nutrizionali dell’alimento ma alla qualità degli ingredienti non sempre eccezionale, o ancora più rilevante ad alcune forme di aggiunte che contribuiscono a migliorare la conservabità e la consistenza.

Pizza surgelata / pizza precotta

La pizza surgelata come intuibile non è tutta uguale, e non è ovviamente paragonabile a quella che possiamo acquistare in pizzeria oppure anche che possiamo preparare da noi, gli ingredienti basilari spesso non sono così diversi da quelli che abbiamo in casa, però ciò che fa la differenza sono per l’appunto le “cose estranee” che sembrano non essere compatibili con la pizza.

Ad esempio alcuni conservanti, spesso iniziano con sigle e numerazioni che iniziano per “E” e che non sono “tossici” ma sono spesso dei conservanti o dei residui dei pesticidi utilizzati nelle farine. E’ una buona idea controllare la provenienza degli ingredienti che sullo scatolo della pizza surgelata devono essere sempre ben evidenti e mostrati con chiarezza, per essere a norma di legge.

Quali fanno male?

Ma una pizza surgelata fa male? Dipende anche dalla quantità di alcuni ingredienti che conosciamo come il sale, spesso incluso nella percentuale di sodio, questo serve a conservare meglio gli alimenti ma anche contribuire a migliorare il sapore. Il problema è che il sale può essere anche contenuto in alcuni elementi ed ingredienti della pizza stessa. Ad esempio:

  • In combinazione alla presenza di condimenti come tonno e salame
  • Pomodoro o elementi semi piccanti come i formaggi stagionati
  • In combinazione alla presenza di peperoni

Tutti questi di per se “non fanno così male” ma che vanno a contribuire a creare una percezione meno positiva. La pizza surgelata è una versione che non può sostituire quella classica che è anche mediamente più nutriente ma al massimo 2 volte a settimana può costituire qualcosa di assolutamente “accettabile” magari se scegliamo di condirla con un po’ di olio EVO.

Inoltre è una buona idea oltre acontrollare ingredienti “strani” e la quantità di sale anche optare per varianti leggere della pizza, dalla tradizionale margherita a quelle vegetariane in quanto le verdure non subiscono un processo di conservazione, generalmente parlando e sono semplicemente surgelate. Dovendo scegliere, se abbiamo la possibilità è meglio puntare su queste.

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