L’alloro, conosciuto con il nome di allorus nobilis è una pianta molto antica, che cresce spontaneamente in vari contesti ma è nativa dell’area Mediterranea e può essere considerata come una vera e propria fonte di elementi, ma anche un vegetale dalla simbologia molto importante, percepito in modo anche utile in vari ambiti, pur essendo considerata soprattutto una spezia.
E’ una pianta sempreverde che però proprio in virtù di un utilizzo alimentare, viene anche conservata ed imparare a farlo anche per i successivi mesi a venire, la sua diffusione non ha portato l’alloro a diventare una merce rara, anzi è piuttosto facile da far crescere e raccogliere ma non ha mai tarpato le ali a queste foglie molto particolari, e spiccatamente aromatiche. Come conservarle?
Pianta di successo
L’alloro da millenni, specialmente nella cultura occidentale simboleggia la prosperità ed il successo se non direttamente il concetto di vittoria, gli imperatori romani lo utilizzavano come simbolo della capacità politica e di potere, cingendolo sulla propria testa una corona di alloro, è spesso presente anche nei racconti medievali ad esempio simbolicamente il capo di Dante è spesso raffigurato con queste foglie.
Dalle proprietà nutrizionali importanti, viene consumato sotto forma di cibo ma anche condimento e soprattutto per infusi e altri decotti, ha ottime proprietà astringenti e diuretiche ed è ancora oggi legato ad una simbologia e significato “benefico”. Viene soprattutto legato alla cucina dove viene percepito come un elemento di grande valore tra i condimenti, nelle foglie e nelle bacche.
Come conservare l’alloro
In conservazione l’alloro viene soprattutto conservato, tramite essiccazione, anche perchè la pianta produce bacche e foglie in quantità quasi tutto l’anno: si presenta spesso come un cespuglio o un piccolo albero però viene spesso potato, altrimenti “al naturale” può superare anche i dieci metri di altezza. Conservare l’alloro è alla portata di tutti, bisogna ricordare di:
- Scegliere foglie grandi, verdi ed in salute
- Senza romperle, staccarle dal proprio ramo ed inserite in una soluzione con acqua e bicarbonato di sodio per alcune ore
- Poi andranno asciugate singolarmente su un panno e tenute per alcuni giorni in un luogo asciutto e possibilmente buio.
Dopodichè possiamo sceglierle di conservarle in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente ed aperto solo quando serve, oppure anche in delle bustine con una apertura facile, o con una semplice molletta. L’alloro si conserva bene tenuto lontano dalle fonti di luce diretta e dall’umidità ed è un elemento importante sia come condimento per la carne che per i decotti.
Masticare per alcuni minuti una foglia riduce la pressione sanguigna e contribuisce anche al controllo della glicemia e della pressione, oltre ad essere potenzialmente qualcosa che riduce la fame e quindi il senso di appetito, anche attraverso lo sviluppo di decotti e preparazioni con l’acqua. L’alloro continua ad essere una pianta di successo.