Le merendine affrontano in maniera molto specifica un bisogno come ogni prodotto non solo alimentare che ha iniziato a diffondersi in particolare dalla metà del 20° secolo e che oggi è radicalmente cambiato: si tratta di alimenti spiccatamente industriali ricchi di elementi, come lo zucchero ed altri emulsionanti, considerati un metodo pratico per mangiare qualcosa.
Eppure anche se oggi vi è una sensibilità maggiore nei confronti delle merendine industriali sono tutte considerate mediamente “non buone per la salute” ed il motivo è proprio il loro contenuto. Eppure non sono comunque tutte uguali e se proprio dobbiamo o vogliamo sceglierne, possiamo optare per alcune tipologie meno negative seppur non salutari, tenendo conto di alcuni dettagli.
Le merendine “buone” esistono?
Le merendine sono oramai diffuse in tutto il mondo e ne esitono un’infinità di varietà, complessità, forma e sapori, oltre a marche, alcune sono delle mini torte, altre composti realizzati “ex novo”, solo per fare alcuni esempi. Ciò che spicca è naturlamente il contenuto che è spesso legato a farine per dolci industriali, emulsionanti, additivi ma anche coloranti e addensanti oltre a tanti elementi chimici.
Questi servono spesso a migliorare la conservabilità (si tratta sempre di prodotti a scadenza non così prossima dal momento della produzione) e naturalmente sono delle varianti “meno sane” dei dolci che è possibile acquistare presso pasticcerie o che possiamo realizzare noi stessi. Ovviamente però il loro vantaggio è la praticità, ed il fatto che non si degradano in poche ore.
Quali fanno “meno male”?
Quali scegliere quindi? Una merendina ogni tanto, se introdotta in un contesto alimentare non così sbagliato è assolutamente gestibile se stiamo attenti, ancora di più se abbiamo la capacità e “l’occhio” di optare per varianti un po’ più attente alla linea ma anche dal composto quanto più semplice e chiaro possibile, proviamo a fare qualche esempio su quelle consigliabili:
- Con Farine integrali
- Con contenuto di frutta al 100 %
- Senza additivi e conservanti aggiunti
- Con un apporto calorico non superiore a 130/140 kilo calorie per singola merendina
Negli ultimi decenni è aumentata non poco l’obesità anche e soprattutto infantile, naturalmente essendo le merendine prodotti soprattutto per i più piccoli all’interno di una dieta meno sana sono finite come “impuitate” proprio queste forme tradizionali di snack dolci. Il consumo quindi ha portato una maggiore consapevolezza ed una scelta più diversificata e “meno dannosa”.
In ogni caso restano prodotti industriali e molto lavorati per quanto “ben fatti” e di qualità; non possono sostituire un prodotto fatto in casa, anche perchè la loro capacità di essere sazianti è anche spiccatamente legata al contenuto di zucchero che è in ogni caso una forma di “problema” per ogni età, dal bambino fino alla persona matura fino alla vecchiaia.