Cipolla: i valori nutrizionali e quanto se ne può mangiare

Per molti è un condimento che non può proprio mancare, in quanto permette di dare quel tocco in più ad ogni tipo di pietanza. Per altri, invece, finisce per essere fastidiosa, tanto da non riuscire a sopportarne l’odore a diversi metri di distanza. Parliamo della cipolla, il bulbo che da sempre affascina ma che al tempo stesso crea un po’ di disagio in moltissime persone.

Si tratta indubbiamente di un alimento sano poiché arreca dei benefici che riescono a garantire la salute e la benessere dell’organismo. Ovviamente non esiste un alimento che faccia bene a prescindere e che, al tempo stesso, possa procurare danni a chi lo consuma. La chiave sta nel rispetto delle dosi ed ecco, dunque, quanta cipolla si può mangiare e quali sono i valori nutrizionali che può arrecare al nostro corpo.

I valori nutrizionali della cipolla

La cipolla è un bulbo che viene prodotto dalla pianta che porta il suo stesso nome. Possiamo quindi descriverla come un ortaggio che appartiene alla stessa famiglia dello scalogno e dell’aglio e che in Italia è presente in diverse varianti tra cui la cipolla di Tropea, quella dolce, quella bianca e quella di Bassano. Questo alimento è ricco di sostanze che possono esercitare un ruolo chiave non solo per quanto riguarda l’alimentazione, ma anche per la digestione e il buon funzionamento del metabolismo.

Questo bulbo offre diversi valori nutrizionali a chi se ne ciba, in quanto è ricca di alimenti che la rendono diversa dalla maggior parte degli ortaggi. Presenta infatti una scarsa quantità di vitamine e fibre (tra 1,7 e i 7,4 g su 100 g di prodotto) fattori che, invece, abbondano nelle altre verdure. È però ricca di acqua (89%) e di fruttosio, elemento che le conferisce la dolcezza A suo vantaggio, però, bisogna elencare l’assenza di colesterolo, il che le consente di essere assunta senza problemi anche dalle persone che presentano problemi di questo tipo. Si aggiungono alla lista elementi come calcio, magnesio, potassio, fosforo e zinco.

Quanta cipolla si può mangiare senza incorrere in problemi di salute?

Come abbiamo potuto vedere, la cipolla non eccelle in termini di valori nutrizionali, anche se può essere utile per tutti coloro che vogliono apportare un tocco di sapore in più ai loro piatti senza utilizzare condimenti estremamente calorici. Ha poi alte qualità che sicuramente possono fare la differenza anche per quanto riguarda l’alimentazione e i risvolti che questa può avere in ambito salutistico. La cipolla è infatti nota per:

  • Mantenere costante la pressione sanguigna
  • Prevenire la formazione di trombi
  • Stimolare la diuresi
  • Fungere da antibiotico naturale grazie all’alta azione espettorante

Sono davvero numerosi, quindi, i benefici che possono derivare dal consumo della cipolla, tra cui ad esempio la possibilità di mantenere un livello costante per quanto riguarda la pressione sanguigna ed evitare che si formino trombi in grado di scatenare l’aterosclerosi. La cipolla è inoltre in grado di favorire la diuresi e viene spesso scelta come ingrediente principale dei rimedi naturali poiché le sue proprietà riescono ad avere un’azione antibiotica contro i batteri.

Detto questo, quanta cipolla si può consumare prima di incappare in fastidiosi problemi di salute? In linea di massima si consiglia il consumo di una cipolla al giorno anche in chi ha problemi di salute come la pressione alta. Se ne sconsiglia un consumo più assiduo in quanto contiene molto fruttosio e questo potrebbe favorire la comparsa di disturbi di natura metabolica.

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