I funghi sono sicuramente un alimento molto apprezzato nel mondo ma soprattutto in Italia, sono definiti organismi e eucarioti che hanno un importante ruolo per l’ambiente perché vanno a decomporre l’organico. Fanno però da sempre parte anche dell’alimentazione dell’essere umano, infatti ad utilizzarli per primi sono stati gli egizi e i babilonesi che andavano a sfruttare al meglio le proprietà per cure mediche e riti religiosi.
I funghi crescono nei boschi sotto le piante anche nei prati in autunno quando le piogge sono più intense e proprio questa stagione è adatta alla loro raccolta perché appunto noi possiamo trovare molti di più rispetto all’estate. Ovviamente però, non tutti i funghi sono commestibili, infatti alcuni producono sostanze tossiche che possono essere anche mortali per l’uomo.
Funghi: ecco quali sono quelli commestibili
Come stavamo dicendo, non tutti i funghi sono commestibili ma alcuni di essi possono essere tranquillamente utilizzati in cucina. I più diffusi sono sicuramente i porcini che possiamo trovare vicino ad alberi come i faggi e i pini ma sono famosi anche i finferli e i chiodini. Un’altra tipologia di funghi molto diffusa sono gli orecchioni, caratterizzati da un cappello a forma di conchiglia che ricorda quasi un orecchio.
A seguire abbiamo i funghi champignon sicuramente tra i più utilizzati in cucina e si presentano con un cappello sporgente da giovane che si va poi ad appiattire con il tempo e un gambo bianco e cilindrico, i quali si possono trovare tutto l’anno perché crescono in ambienti controllati o in serre o anche nelle grotte.
Come raccogliere i funghi
Anche se possiamo tranquillamente trovarli al supermercato o in negozi specifici, molte persone preferiscono raccoglierli autonomamente, andando quindi nei boschi alla ricerca di questi funghi. Per farlo però è opportuno seguire delle semplici regole affinché venga fatto nel modo giusto, ovviamente però bisogna essere esperti in questo campo affinché non vengano raccolti dei funghi non commestibili che potrebbero risultare dannosi per il nostro organismo.
- Innanzitutto, bisogna procurarsi un cesto di vimini per la raccolta;
- per tagliarli utilizzate un coltello, andandoli a tagliare alla base del gambo cercando di non danneggiare il micelio;
- riponete poi i funghi in un contenitore rigido in modo tale da non farli ammuffire;
- conservateli in frigo per qualche giorno e prima di cucinarli eliminate l’acqua e le parti rovinate.
Prima di raccogliere i funghi quindi è consigliato innanzitutto conoscere tutte le tipologie commestibili o andare con un esperto del settore, in modo tale da essere sicuri di quale poter mangiare e quale dovere evitare. Sicuramente, sono un alimento molto gustoso e adattabile a tantissime ricette ma bisogna fare attenzione alle varietà.
È quindi sconsigliato consumare funghi non certificati soprattutto se non si è in grado di riconoscere le varie tipologie. Questo perché consumandone uno velenoso si potrebbe andare incontro ad intossicazioni o altri effetti collaterali che potrebbero risultare anche abbastanza pericolosi, in alcuni casi portando anche alla morte. In ogni caso vi potrete sempre affidare ad un esperto micologo, così da essere più sicuri.