Quando potare il susino? Ecco cosa dice l’esperto

Il susino è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle rosacee, come lo sono ciliegi, peschi e albicocchi. E’ molto ricercato e apprezzato per via dei suoi deliziosissimi frutti, le susine appunto, che variano di forma, colore e sapore a seconda delle varietà; in particolare, tra le varietà più comuni nell’area occidentale, c’è la susina europea, che ha un nocciolo che si stacca facilmente dalla polpa e sono generalmente più dolci.

Le caratteristiche dell’albero di susino sono i fiori, che possono essere solitamente bianchi o rosa pallido, sono molto profumati e compaiono in primavera prima delle foglie, che sono, invece, ovali, di un verde intenso e con il margine seghettato. Le sue dimensioni possono fare arrivare l’albero ad altezze considerevoli, ma esistono anche varietà nane adatte ai piccoli giardini.

Storia dell’albero di susino: viaggio nel tempo

Le origini del susino si perdono nella notte dei tempi. Le prime tracce risalgono a migliaia di anni fa, quando si ritrova in varie regioni dell’Eurasia. Le prime testimonianze, tuttavia, sono inerenti all’Asia Minore, che si pensa possa essere stata il primo territorio dove è iniziata la coltivazione del susino e da cui poi è iniziato la diffusione dopo i contatti con il resto delle culture.

In Europa, invece, sarebbe arrivato grazie ai Romani, che lo introdussero in molte regioni del continente. Plinio il Vecchio, ad esempio, ne parla nel suo Naturalis Historia, dove descrive diverse varietà, sottolineando l’importanza di questo frutto nell’alimentazione e nella medicina dell’epoca: si tratta dunque di una pianta davvero molto ricercata già nel passato.

Come si coltiva oggi il susino?

Il susino è un albero da frutto che regala enormi soddisfazioni in termini di gusto e bellezza. Per cui coltivarlo nel proprio, seppur piccolo, giardino può essere un’esperienza gratificante. E’ inoltre un albero che non richiede enormi spazi, ma vuole attenzione e una certa profondità in particolare all’inizio della coltivazione. Ecco di seguito una guida completa per aiutarti a farlo nel modo migliore:

  • scegli la varietà: bisogna capire il tipo di clima per la tua zona che si adatta alla migliore varietà per quelle temperature
  • prepara il terreno: deve essere profondo, fertile e ben drenato; inoltre, esponi la pianta sempre al sole e lontano da zone troppo ventilate
  • pianta nel periodo giusto: di solito si opta per autunno o primavera, evitando i periodi di gelo
  • irriga: regolarmente, soprattutto in estate quando il terreno si asciuga con più rapidità a causa delle alte temperature
  • pota in formazione e in produzione: nel primo caso per dare alla pianta la forma che più aggrada e nel secondo caso per favorirne la fruttificazione
  • attenzione alla malattie e ai parassiti: in particolare, fai attenzione agli afidi, al carpocapsa e al ragnetto rosso.

Il momento più importante è poi la raccolta, che avviene solitamente in estate, a seconda, però, delle varietà. Quindi, raccogli le susine quando sono mature al punto giusto per poterne gustare al meglio sapore e anche usufruire di tutti i benefici che possiedono. Ricorda che il susino ha bisogno di cure e attenzioni continue, ma farlo non ti costerà nulla se i risultati saranno più che soddisfacenti.

Riguardo la coltivazione, ricorda anche che il susino, se viene piantato con una sola varietà, richiede che sia autofertile o eventualmente posizionato vicino ad altre varietà compatibili, ma che già sono attive alla produzione, per poterne favorire l’impollinazione. E proprio perché è una pianta che teme il gelo, è bene proteggerla sempre dai climi rigidi e in inverno sopratutto, per evitare che il tronco venga danneggiato: utilizza quindi materiale pacciamante.

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