Non crederai mica che si tratti di semplici ortaggi? I cetrioli nascondono tanto altro ancora! I cetrioli si caratterizzano di una superficie esterna dal colore verde acceso, bella lucente ed al tatto un po’ rugosa. Nonostante il loro tipico sapore, un po’ amarognolo e allo stesso tempo rinfrescante, si classificano tra gli ortaggi più amati dalla popolazione mondiale.
Questa particolare ammirazione per i cetrioli è dovuta a diversi fattori, che vanno ben oltre il semplice aspetto culinario. Sappiamo benissimo, infatti, che sono utilizzati anche in campo cosmetico ed addirittura medicinale, date le loro innegabile proprietà benefiche. Alcuni studi pare abbiano dimostrato che essi riescano a giocare un ruolo importante anche nella regolazione dei livelli di glicemia nel sangue. Ma vediamo bene in che modo questo sia possibile:
Cetrioli e glicemia: il contenuto nutrizionale
I cetrioli sono dotati di un contenuto nutrizionale molto valido sotto numeri punti di vista, il che fa sì che essi abbiano numerosi effetti benefici su tutto l’organismo. È bene sapere che la quasi totalità di questi ortaggi, è costituita da acqua. Pensate che l’acqua è presente addirittura al 96%, rendendo questi alimenti particolarmente idonei nelle idee idriche, nonché in quelle ipocaloriche poiché rilasciano soltanto 12 kcal per ogni 100 grammi di prodotto.
L’effetto drenante, si associa a quello depurativo, dovuto ad una buona presenza di fibre alimentari. Inoltre, sono anche parecchio nutritivi poiché possiedono un buon contenuto di vitamine (specie quelle del gruppo B) e di sali minerali. Concentrandoci principalmente su quel che ci interessa, i cetrioli hanno un bassissimo contenuto di carboidrati. Di conseguenza, possono sicuramente essere consumati da coloro che combattano contro valori alti della glicemia!
Trucchi per abbassare la glicemia mangiando cetrioli:
In base a quanto suddetto, è facile intuire che i cetrioli abbiano un indice glicemico (IG) veramente molto basso, che in termini numerici è pari a 15. Questa caratteristica è dovuta anche al buon contenuto di un acido definito tartarico, che limita l’assorbimento completo dei carboidrati durante un pasto e li fa eliminare con l’espulsione fecale. Per ridurre ancora di più l’assorbimento dei grassi, la nostra cara nonna ci consiglia questi tre trucchetti:
- Consumare i cetrioli prima del pasto principale: è stato visto che facendo così, l’acido tartarico aiuta a ridurre l’assorbimento degli zuccheri derivanti dall’assunzione dei successivi cibi;
- Consumare cetrioli crudi: consumati da crudi il loro contenuto di acqua è molto più elevato, così come quello delle fibre alimentari, che previa cottura verrebbero in parte disperse. Queste ultime hanno la capacità di creare una sorta di barriera gelificata sulla parete intestinale, limitando così l’assorbimento degli zuccheri;
- Estratto di cetriolo: all’interno del cetriolo è presente un composto chiamato cucurbitacina, che per intenderci è colui che dona il sapore amaro. La maggiore espressione di questo composto, si ottiene dall‘estratto di cetriolo, e berlo è fondamentale affinché esso possa agire sui livelli di glucosio nel sangue mantenendoli ideali;
La cucurbitacina rende i cetrioli anche un valido alimento nella prevenzione di specifiche condizioni patologiche, tra cui anche il cancro ed altre malattie a livello dell’apparato gastrointestinale. Gli effetti benefici di questo ortaggio, non si possono sicuramente negare e introdurlo nella propria alimentazione rappresenterebbe una scelta alimentare molto valida e mirata, nonché sostenibile.
I trucchetti che ci sono stati svelati dalla nostra cara e buon vecchia nonna, possono sicuramente aiutare nel ridurre l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’intestino, e quindi controllare in un certo senso la glicemia. Tuttavia, risulta essere chiaro che la valutazione del regime alimentare da conseguire debba essere affidata ad un esperto in alimentazione che fornisca una dieta individuale!