La salsa di pomodoro fa male: ecco la marca che fa male al cuore, alla memoria e al colesterolo

E’ la salsa di pomodoro un tipo di elemento ricavato ovviamente da questo ortaggio tra i più diversificati in senso generale nonchè più apprezzati tra le preparazioni, non solo in Italia ma in tutto il mondo e viene solitamente catalogata in sotto categorie che sono a loro volta disparate e diffuse. Per salsa di pomodoro si identificano tutte, ma non sono tutte uguali, anzi spicca una enorme differenza in ciò che contengono.

Nel corso degli anni infatti questo è stato molto chiaro, ed anche se gli ingredienti sono sostanzialmente pochissimi oltre al pomodoro, in realtà anche i parametri nutritivi fanno preferire una tipologia rispetto ad un altra. E come evidenziato da parecchi test infatti, diversi brand famosi non hanno evidenziato risultati eccellenti, anzi. Ecco quali scegliere e quali no.

Diffusione

Il pomodoro è un frutto anche se sembra un ortaggio perchè la pianta ha un comportamento da vegetale da frutto, non esisteva in Europa fino al 1500, importata dalle Americhe come altri prodotti poi divenuti parte della produzione mondiale di prodotti alimentari, dalla consistenza acida e dal forte sapore e profumo, il pomodoro è stato impiegato per la preparazione di salse fin da subito.

La produzione di salse inscatolate ed imbottigliate ha permesso di avere a disposizione così tante varianti che oggi è difficile ricordarle tutte di getto, ed essere un prodotto a larghissimo consumo e diffusione, è difficile un enorme margine di guadagno rispetto alla concorrenza; per questo la produzione estera ha iniziato ad affiancare quella del proprio paese.

Quali scegliere?

Può una salsa di pomodoro essere “meno buona” rispetto alle altre? In parte si, anche se va specificato che tutte quelle vendute sul territorio italiano ed in Unione Europea vanno considerate globalmente “sicure” per il consumo perchè i parametri di controllo sono abbastanza stringenti. Tuttavia dovendo scegliere, se abbiamo problemi di salute è meglio fare attenzione a:

  • L’aspetto deve essere uniforme, il colore acceso ma non “finto”
  • La presenza di acido citrico e conservanti come il sale deve essere più basso possibile
  • Deve essere presente oltre a questi solo pomdoro senza altre aggiunte

Inoltre i pomodori devono essere tracciabili dall’etichetta ossia il produttore deve specificarne la provenienza in maniera “ufficiale” rendendo quindi potenzialmente facile identificare da dove arrivano i pomodori e quindi come sono stati coltivati. I principali problemi per la salute sono stati a volte rilevati però in base alla conservazione e non in relazione al pomodoro in se.

Esistono come detto innumerevoli presenze di tipologie, dalla passata tradizionale quella col basilico, le varie forme di pelate che vanno differenziate in tante tipologie e forme di pomodori, oltre ai concentrati, strumenti ancora più particolari per la cucina; ricordiamo che al netto di intolleranze la “bacca” in questione ha un enorme potere nutriente e nutrizionale e va consumata senza grosse limitazioni.

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