I biscotti industriali fanno male: ecco la marca che fa male alla glicemia, alla digestione e alla pressione

I biscotti sono dei compagni fedeli e diversificati in particolare dove è presente la cultura della colazione dolce ma anche l’utilizzo di questi prodotti tendenzialmente parte dell’industria dolciaria come snack ed associati ad altri elementi della cucina come il latte ad esempio. Quelli industriali sono generalmente i biscotti più diffusi e questo certifica un successo che ha portato ad una grande diversificazione.

Naturalmente tra le tante tipologie, molte sono state esaminate negli effetti sul lungo periodo ossia si è provato ad intuire quali sono quelli da consigliare ma anche quelli che hanno effetti negativi sul nostro corpo, facendo aumentare pressione sanguigna, le difficoltà digestive ma anche la glicemia che è uno degli elemento più diffusi di cui tenere conto. Quali biscotti fanno male?

Cosa c’è nei biscotti industriali

Il biscotto di per se non “farebbe” male, ma come ogni prodotto alimentare che trova una grande diffusione spesso presenta elementi particolari tra gli ingredienti. Sono presenti di base farina, quasi sempre uova, elementi come il latte ed in aggiunta elementi come tracce di frutta o noci ad esempio. Ma nella lista degli ingredienti dei biscotti industriali può essere più lungo.

E’ stata la lista degli ingredienti la parte più esaminata dagli esperti e aziende di consumo perchè anche se è una ovvia semplificazione più è lunga questa lista, più si corrono potenziali rischi per la nostra salute a partire da una quantità di elementi edulcoranti, come gli zuccheri che scatenano la glicemia e la portano su livelli elevati, ma non solo.

Cosa evitare?

Infatti anche un quantitativo eccessivo di carboidrati semplici che sono presenti nei composti farinacei può costituire un problema soprattutto in fase adulta, oltre ad alcuni conservanti dalle “sigle particolari” come possono essere gli emulsionanti ma anche additivi vari. Imparare a riconoscerli può essere una buona idea facendo “occhio” ed evitando alcune tipologie come:

  • Acrilammide che non è al 100 % cancerogeno ma va limitato
  • I pesticidi che sono potenzialmente pericolosi
  • Quantità eccessive di oli in varie tipologie

Tutti questi ingredienti difficilmente oggi si trovano in una singola tipologia di biscotti, ma è una buona idea assicurarsi che la lista degli ingredienti risulti essere quanto più tradizionalmente corta e riconoscibile possibile. Ancora di più è bene ogni tanto variare come tipologia esaminando ad esempio il tipo di farina utilizzata, dando prevalenza a quella di natura integrale.

Non tutti i biscotti integrali sono davvero ricchi di farine di questo tipo, in alcuni casi la percentuale è molto bassa da essere “utile” per la digestione e tenere bassa la glicemia, un apporto abbastanza elevato in tal senso può essere riscontrato se è presente almeno il 10 % di fibra integrale o grezza, che ha anche un potere saziante maggiore.

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